Dopo il primo spettacolo di gennaio, la Sala Refettorio dell’Istituto Storico Parri di Bologna riapre le porte al pubblico per il II Studio di Petter – Prigioniero politico, performance di Simone Azzu e Martino Corrias.
Continuando il processo creativo del concerto-performance, i due autori ci conducono nella cella di Petter Moen (1901-1944), prigioniero politico della Norvegia occupata dai nazisti, incarcerato a Møllergata 19, sede della Gestapo a Oslo; nonostante il divieto di scrittura e lettura, Moen ha clandestinamente lavorato a un diario giunto agli autori per vie del tutto casuali.
Personaggio centrale della resistenza norvegese, Petter Moen fu arrestato nel febbraio 1944 e imprigionato nel carcere di Oslo, sede della Gestapo, il cui indirizzo è rimasto tristemente famoso: Møllergata 19. Qui, in cella, iniziò a comporre uno straziante diario incidendolo con una punta di metallo sulla carta igienica. Scritte cinque pagine, le raccoglieva in un sesto foglio chiudendone le estremità a formare un involto, che infilava poi nell’apertura della presa d’aria della cella. Moen scrisse così un migliaio di pagine, tra il 10 febbraio e il 4 settembre 1944: dagli appunti presi giorno dopo giorno, al buio, senza possibilità di essere riletti, traspare l’autentica sofferenza nella vita di un prigioniero, tra paura, speranza, umiliazione e rimorso. Il 6 settembre 1944 Petter Moen è condotto sulla nave tedesca Westfalen insieme ad altri prigionieri per essere deportato in Germania. L’8 settembre, nello stretto di Kattegat, lo scafo della Westfalen colpisce due mine: anche a causa delle pessime condizioni del mare, la nave affonda rapidamente. Fra i sopravvissuti vi è un deportato cui Moen aveva confidato di aver scritto il diario: grazie a lui, dopo la guerra, sotto il pavimento delle celle in cui Moen era stato rinchiuso la polizia norvegese troverà intatti tutti i fogli. Trascritto faticosamente dopo la guerra, il diario venne pubblicato in Norvegia nel 1949 e poi tradotto in molte lingue.
Møllergata 19 – Diario dal carcere (a cura di Maurizio Guerri – Quodlibet, 2019, pp. 208)
Partendo dallo spazio angusto della cella, dalla necessità della scrittura in ogni condizione umana e dalla ribellione al silenzio, gli autori muovono i propri passi nella scrittura della drammaturgia e del paesaggio sonoro: nella sperimentazione musicale, in una combinazione fra il mondo sonico naturale, quello elettronico e le voci rotte della resistenza norvegese, ci si scontra con il dramma incatenato e la necessità di agire e continuare a vivere in ogni circostanza.
GALLERIA FOTOGRAFICA
SCHEDA SPETTACOLO
PETTER: PRIGIONIERO POLITICO – II studio
Con il patrocinio del DAMS – Università di Bologna
Drammaturgia, regia e narrazione: Simone Azzu
Musiche e suoni: Martino Corrias
Grafica: Marco Loi
Foto: Claudia Virdis
Fonico: Stefano Daga
Riprese: Edoardo Pinna
Primissimo montaggio in fase di studio: Simone La Licata
Primissimi contributi in fase di studio: Stefania Porcheddu, Luigi Pirisi, Claudia Virdis, Paolo D’Ascanio, Marco Casiraghi
PETTER MOEN
Petter Moen (1901-1944) è stato un esponente della resistenza norvegese che ebbe un ruolo importante nell’attività giornalistica illegale durante l’occupazione tedesca della Norvegia.
Redattore di «London-Nytt», nel 1943 divenne responsabile della stampa clandestina e come tale fu arrestato nel febbraio 1944. Nel settembre dello stesso anno morì durante la deportazione in Germania.
ALTRE INFO
Spettacolo serale aperto al pubblico: 7 giugno, ore 21.00
Istituto Storico Parri, Sala Refettorio, Via Sant’Isaia 20, Bologna
Ingresso gratuito previa prenotazione – [email protected]